Girl power

Stamattina, all’ora in cui di solito mi faccio il bidè, salgo su questo Freccia diretto a Torino e scopro, appena seduta, che nel salottino affianco a me si piazza un’allegra famigliola composta di Mammina, Paparino, figlia grande al massimo 6enne con lo sguardo di quella che è già stanca della vita e numero due fratellini gnomi di 3/4 anni.

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La Quinoa

Mi ha chiamato Stefania per sapere come cucino la quinoa. Lì per lì l’ho mandata al diavolo, poi abbiamo riso di gusto. Sono due anni che non cucino la quinoa e la verità è che alla fine mi sono dimenticata la ricetta.

Era aprile e negli uffici del Gruppo regnava il caos tipico delle campagne elettorali. Anche Elia era totalmente assorbito. Era mercoledì e non ci vedevamo da lunedì mattina, quando ci eravamo svegliati, avevamo bevuto il caffè ed eravamo andati insieme al lavoro. Un bacio nel vicolo e poi ognuno verso il suo ufficio. Tutti sospettavano ma non lo sapeva nessuno.

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La torta

Fotogramma - 990214 MEZZI PUBBLICI AFFOLLATI PER L' ENTRATA IN VIGORE DELL' AREA C - MEZZI PUBBLICI AFFOLLATI PER L' ENTRATA IN VIGORE DELL' AREA C

Che giornata, cavolo, che razza di giornata! Eh sì che ieri pensavo che peggio non potesse andare e invece… questo inverno mi ucciderà. Già il solo fatto di uscire che è tutto buio. Terribilmente buio. Poi tutta ‘sta ressa in autobus… e i riscaldamenti… ma che mal di testa, quest’aria è irrespirabile!

Sì, ci manca il capo che decide di rispondere adesso ai messaggi di 6 ore fa. Ma che ore sono? Mh, pensavo più tardi. Piena ora di punta e una bella metro tetris non me la leva nessuno! C’è di buono che almeno è talmente fitta che nemmeno gli scippatori riescono a muoversi. Prego, signora, appoggi pure la borsa sui miei reni, che scherza? È un piacere! Ecco, ci mancava quello con il deodorante scaduto… che inferno, oggi! Continua a leggere

Road to Dreams 

Oggi è “il giorno, quel giorno”. Così lo ha chiamato la segreteria della scuola, nella email della settimana scorsa. Lì per lì l’ho trovato un po’ retorico, dai, quasi presuntuoso.
Però, in effetti, oggi è il giorno in cui comincio una cosa che è tutta per me, calibrata sui miei sogni più che sull’utilità che potrò trarne. Oggi è quantomeno un giorno inedito.
Sono emozionata? Sì, mi pare di sì. Anche perché non si spiegherebbe il mio non dormire stanotte.
È un momento importante? Direi di sì, perché altrimenti come si giustifica l’inanellarsi di MAI UNA GIOIA collezionati stamattina?

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Il tema di quinta

angeloGiugno 1993. All’ultimo piano della scuola elementare “Carlo Collodi” di Pesaro i 24 allievi delle quinta stanno sostenendo il loro primo esame.
La Maestra Paola, una signora dinamica e sempre elegante, li ha presi in consegna 3 anni prima.
In questi anni li ha visti crescere, aiutandoli a sbocciare. Ha insegnato loro a soffiarsi il naso e a modellare la creta, ha comprato crostate per spiegargli le frazioni, ha installato ogni sorta di schema alle pareti della grande aula, ha istituito la biblioteca di classe e li ha persino iscritti ad una specie di olimpiade della lettura. Continua a leggere

Buon Natale ma anche meno.

falconaraL’ultima CENADIAUGURI (tuttoattaccato) è finita alle 11 ma è anche stata bellissima e mi ha lasciato il tempo per fare dei bagagli a caso. Non ho idea di cosa ci abbia messo dentro, alla fine e, sicuro come la morte, morirò di freddo perché la differenza di clima con Roma è la prima cosa che mi sono dimenticata di casa. Continua a leggere

una cosa così

Foto dalla pagina FB de Lo Stato Sociale

Foto dalla pagina FB de Lo Stato Sociale

La stazione della metro di Barberini è un crocevia fondamentale, sta tra gli uffici, le ambasciate, la Fontana di Trevi e il Quirinale non è poi così lontano. Come una specie di termometro dell’umanità di Roma, Barberini è uno spazio sotterraneo aggredito da ogni lato, sempre uguale a se stesso ma ogni volta diverso. Continua a leggere

Mondo non ti temo. Roma ti amo.

cristina manicure

Lo scorso weekend sono tornata a casa dai miei. Quando inizia ad essere giugno, tornare alla città di mare da cui vengo, significa fare la ceretta prima di partire e controllare che in valigia ci sia l’unica cosa fondamentale: il costume. Al resto posso pensare là, in quella che per molti versi sarà sempre casa mia.
Tra le cose che risolvo a poco c’è la faccenda mani e piedi. Basta un messaggio il giorno prima e ho un appuntamento fissato dalla mia amata colombiana. Questa volta mi è andata male: la colombiana (che ha un nome ma me lo tengo per me) ha cambiato città per i mesi estivi e farà tutt’altro lavoro. Ero nei guai. Continua a leggere