Una indie in parlamento

Ho dovuto svuotare l’ufficio: infilare tutta la vita lavorativa in 3 scatoloni, sigillarli e lasciarli lì, in attesa di sapere dove andranno inviati. Di tutti i traslochi di ufficio (è il quinto in meno di 5 anni) questo mi è pesato un po’ più degli altri. Sostanzialmente perché non so da che parte andranno quelle scatole. Perché è una fine e io con le fini non sono molto brava. Continua a leggere

schiarirsi la voce

Poi succede che leggi una cosa che non ti piace. Un po’ ti annoia un po’ pensi che proprio manchi di filo logico, ecco. Quindi, come più o meno faresti SEMPRE, la condividi su facebook. Continua a leggere

La donna degli SCOOP


Eggià, l’avreste detto? Pare che io sia una che fa gli scoop… questo Agosto ne stan sucendendo di tutti i colori! Andiamo con ordine.
Avevo detto che mi serviva qualcosa da fare tornata da Carrara, che ferma proprio non ci volevo stare. Ebbene, invece, son stata ferma ed è stata una scelta, non una mancanza di opzioni. Dopo 3 giorni chiusa in casa a fare conserve e riflettere, però, avevo bisogno di aria aperta e questa fine di Agosto si presta alle carni scoperte e alle serate danzanti: come negarsi? Continua a leggere

pomeriggio camillo

Ci sono cose che hanno l’effetto di una flebo di energia sulle mie stanche membra. Per esempio Bologna, le gite, i concerti con gli amici e i concerti degli amici.
Facile capire con quanto entusiasmo mi sia lanciata al seguito dei miei amati i Camillas (la i non è opzionale, gente, è fondamentale, è un tributo al beat italiano anni ’60!) per una gita infrasettimanale nella bella, aristocratica, sveglia e benpensante Bologna dei miei sogni.

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Stream of (a touched) consciousness

“Ma chi l’ha detto che in terza classe / che in terza classe si viaggia male?”

Il Principe e la sua Titanic sono la prima cosa che m’è venuta in mente. Che in fin dei conti è una canzone a suo modo pop, un pop ante litteram. Ma è fresca, allegra eppure basta il titolo a far capire quanto quell’allegria sia posticcia. C’è aria di festa alla partenza del Titanic, c’è lusso anche per i poveracci.

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