Fió, ha un pizzetto ricciuto che sporge appena dalla barba e porta gli occhiali. Fiò, in realtà, si chiama Vincenzo e i suoi genitori parlano con accento siciliano a differenza del figlio, bolognese senza ombra di dubbio. Continua a leggere
Archivi categoria: Musica
riconoscersi
C’era una volta una studentessa in jeans e camicetta che vagava per i corridoi della Facoltà di legge. Non sapeva bene chi fosse ma iniziava a credere di sapere cosa non volesse essere: una che studia solo il libro.
Sembra un inizio banale e di certo lo è. Ci sono montagne di film adolescenziali che iniziano così e finiscono con un limone plateale. Questo film no, questo film non ha una fine. Continua a leggere
questa cosa qui
lì dentro ero una delle poche a sapere a cosa stavamo andando incontro. questo non toglie che la sberla a mano aperta e in piena faccia abbia preso anche me. forse soprattutto me. a pensarli in acustico, i FBYC, si fa un po’ fatica. perché il rischio è che, tolto il macello, le spallate, il muro di suono tra il paranoico e il cruento, finisce che rimangono solo il disagio, le sfighe, i magoni a non finire e che non ci sia tutta quella roba là di incazzo, di “io ve lo tiro addosso e voi me lo ritirate” che fa sì che nessuno ai loro concerti si senta davvero sfigato.
ci si sente legittimati a sventrarsi di dolore. solo in una maniera molto maschia e pelosa. Continua a leggere
il mare dentro
“non m’importa di svoltare, vorrei solo rivedere il mare che è quello che conta per noi”
ci sono i giorni in cui ti pensi invincibile e quelli in cui non sai come ce la farai.
poi ci sono i giorni come questi, in cui più fai, più le cose che rimangono da fare aumentano, in cui dove ti giri fai un guaio e il momento dopo trovi un sorriso e una soluzione in tuo soccorso. Continua a leggere
schiarirsi la voce
Poi succede che leggi una cosa che non ti piace. Un po’ ti annoia un po’ pensi che proprio manchi di filo logico, ecco. Quindi, come più o meno faresti SEMPRE, la condividi su facebook. Continua a leggere
God save the music!
Questa mattina ho un colloquio nella città dei miei sogni. La mise collaudata concilia la femminilità, le esigenze formali, il bon ton e le distanze da percorrere a piedi. Stanislavskij fa il resto, me ne accorgo guardandomi ordinare una brioches integrale al miele, la colazione frigida ma sostanziosa della donna in carriera.
Il balenese è la lingua del cuore
Sarò breve, di una brevità coatta. Che quando mai si è brevi sul serio?Nel frattempo è settembre, come back settembre. Io l’ho sempre odiato settembre e alla mia età forse sono davvero riuscita a disinnescarlo. La formula è piuttosto semplice: basta riempirlo di cose belle. Questo settembre di cose belle ne avrà ma la migliore l’ha già avuta: il concerto dei Sigur Ros. Continua a leggere
La donna degli SCOOP
Eggià, l’avreste detto? Pare che io sia una che fa gli scoop… questo Agosto ne stan sucendendo di tutti i colori! Andiamo con ordine.
Avevo detto che mi serviva qualcosa da fare tornata da Carrara, che ferma proprio non ci volevo stare. Ebbene, invece, son stata ferma ed è stata una scelta, non una mancanza di opzioni. Dopo 3 giorni chiusa in casa a fare conserve e riflettere, però, avevo bisogno di aria aperta e questa fine di Agosto si presta alle carni scoperte e alle serate danzanti: come negarsi? Continua a leggere
#ROF2012 – il bilancio
Che il ROF fosse una rassegna eccellente lo si sapeva già, senza bisogno della qui presente Signorina Nessuno a dirvelo. La cosa non comune, visti i tempi in cui versiamo, è che una rassegna così di nicchia, se vogliamo elitaria riesca non solo a non subire cali, bensì ad aumentare le presenze dagli anni precendenti. Continua a leggere
#ROF2012
è partita la XXXIII edizione del Rossini Opera Festival, che tutti amorevolmente chiamiamo ROF.
Ora, per dirla con assoluto candore, io di Opera ne capisco assai poco, nonostante di Rossini sia concittadina. La mia città natale, che tanto disdegno, ospita un conservatorio, un teatro ed una fondazione dedicate al famoso compisitore, nonchè essersi distinta per diverse citazioni più o meno pop, non ultima la pizza rossini, che ora qui non mi soffermo a spiegare. (non ne vado matta, ma una ogni tanto, devo riconscerlo, mi piace!)