La dignità del basso ventre

“Sai cosa mi piacerebbe? Una cosa come nei film: due che si incontrano per caso, non si conoscono e finiscono per far sesso nel bagno del treno. Non è tanto conoscere una in un bar, parlarci, rimorchiarla… quello l’ho già fatto, quello lo so com’è.”

Che bella idea! Poteva diventare un racconto. Questo, per esempio.
Poi non lo so, qualcosa è andato storto. Qualcosa non è partito, come una torta che non lievita. Questo racconto non è mai lievitato.
Come si fa a dare dignità ad una pulsione senza essere melensi o machisti?
Proviamo.

Roma, pioggia torrenziale, i rivoli di acqua lungo il marciapiede, gli anfibi di lei muovono svelti tra le pozzanghere. È buio, non sono neanche le sette eppure sembra notte fonda. Il pub è già aperto, per fortuna. Continua a leggere

come il sale sulle arance

arance pistacchidi tutte le cose che è bene sapere di me, una in particolare risulta talmente implicita che finisco per non menzionarla mai: mi piace scrivere. è una cosa che faccio un po’ da tutta la vita, più o meno da quando all’esame di quinta elementare ho usato il tema come scusa per elaborare la morte di mia nonna, facendo piangere tutte le maestre. mi ero chiarita le idee, avevo fissato alcuni punti fondamentali di quella mancanza così dolorosa da essere impossibile da capire, specie a 10 anni. da lì in avanti, mi è stato chiaro che se avessi voluto capirci qualcosa della mia vita, l’avrei dovuta scrivere per spiegarmela. Continua a leggere