29 luglio, Roma. è un caldo torrido, una di quelle giornate che fuori dagli uffici condizionati davvero non lo sai come si possa: l’aria non si muove.
Usciamo per pranzo, i soliti 3, la solita cricca di intellettuali (o aspiranti tali) medio giovani e semi credibili. Manfri sfila la giacca non appena tocca Piazza San Silvestro, Dani mantiene impassibile il look d’ordinanza. Io ancheggio paperina in ballerine.
Arrivati a Piazza Colonna la troviamo transennata.
Ancora.
Mostriamo i tesserini e passiamo incuranti. Diciamo cazzate. Le diciamo sempre.
Piazza Montecitorio è intrisa di una calma irreale, come atterrata dallo spiegamento di forze dell'”ordine” che la tiene in scacco. è fatta apposta per essere chiusa al pubblico: di fronte al palazzo, dietro l’obelisco, c’è un’inferriata e l’accesso alla piazza è stretto. Oggi è transennato.
Ci chiediamo cosa stia succedendo. Ad un primo sguardo ci saranno… 6,7 blindati di polizia. Gli agenti sono schierati sotto l’obelisco, dietro di loro anche un discreto numero di Carabinieri.
Mi avvicino curiosa, non riesco a capire: non c’è nulla che giustifichi tutto ciò!
Appesi all’inferriata degli striscioni, fuori dalla piazza una manifestazione. è impossibile dire di quanti ma non sono così tanti. (150? 100? non vorrei sembrare un questore, sono pessima con le stime)
Continuo ad avanzare, sono curiosa, non posso farci granché.
Davanti all’obelisco un gruppo di manifestanti che hanno scavalcato. Saranno 20… gli arrivo praticamente di fronte. Leggo le scritte sulle loro magliette: “Desperados Campania“. Non so chi siano. Ogni giorno c’è qualcuno che ha un’ottima ragione per protestare. Si agitano, pare che uno abbia una bottiglia di alcol.
è gente disperata, mi si stringe il cuore. è gente che ha bisogno di sapersi ascoltata, Cristo!
Arrivo a ridosso del cordone e mi accorgo degli scudi e degli elmi: la polizia è in tenuta antisommossa. Sono più poliziotti che disperati, messi lì a proteggere un Palazzo che ha come priorità il Presidenzialismo.
Poi leggo che in Spagna i sindacati di Polizia annunciano che scenderanno in piazza a fianco dei lavoratori, mentre in Italia gioiscono alla liberazione di 4 assassini in divisa.
E forse capisco tutta quell’esterofilia che ho sempre guardato con sospetto…