Tiramisù al thè verde, l’opinione pubblica si divide

e come promesso, è stata Merenda Selvaggia a casa Karibean!

il fatto è che non essendo proprio a portata di mano nè affollata di miei concittadini, è stata più di tutto la scusa per passare del tempo con quella gran figa della Flavia Eleonora Tullio (che non solo è una donna coi fiocchi, è pure una fotografa che da il giro alle varie hipsterine con la 7D!) e con la sua dolce metà, DjStè.
ogni volta che sono con loro il tempo si dilata e alla fine anche perdersi nella campagna osimana finisce per diventare uno spasso. la sfiga del perdersi è che si arriva che tutto è finito, sia il live dei padroni di casa sia quello degli ospiti d’eccezione, i Wolther Goes Stranger, sia, più di ogni altra cosa, la pizza fatta in casa. il bello dell’arrivare a casa Karibean è che in ogni caso qualcosa da farti sgranocchiare te lo trovano, anche in piena jam session.
mangiucchiati ciauscolo, carciofini e patate arrosto, non c’è nulla di meglio per digerire di un Varnelli Breezer e di un gran pacco di risate sotto al cielo stellato. gli argomenti sono quelli aulici, tipici del sabato sera e del post concerto. faccio degli esempi:
– Pavesini o Oro Saiwa? no perchè a me nel tiramusù mi piaciono i Pavesini ma c’è chi ci mette gli Oro Saiwa…
– c’è un cielo stellato che è una meraviglia: lo so che potrei sfruttarlo per l’affondo finale con la ragazza a pois, ma non mi va… cioè, s’è capito che ci sto provando, no? da circa sei ore, voi non eravate ancora arrivati. però, cioè, che facciamo, fingiamo del romanticismo? le stelle, la notte romantica… mi scoccia, non mi va di non esser sincero, capisci? sarà mica per questo che vado in bianco…
– …che poi c’è anche chi si permette di fare il tiramisù al thè verde. ma dico io, ma quanto fa schifo il tiramisù al thè verde?! te lo mangi tu!
– senti, a me lo Stato Sociale mi fa cagare, ma ci sta che tu puoi dirmi che non capisco niente! fa parte del gioco. è bello essere sinceri. per dire a loro li farò suonare, allo Stato Sociale manco per niente!
– dammi retta, prendi una M che ti sta proprio bella attillata, la L non ti valorizza! (se si restringe al lavaggio, diventa una maglia delle Barbie)
– …ma c’avete mai pensato a cosa significhi essere il frontman di un gruppo strumentale?!
– e comunque Mastrangelo, dai, c’ha più di 35 anni, è vecchio! non siamo competitivi, sù!
alla fine la nottata è stata una meravigliosa accozzaglia di risate, relax sul prato, birrette tiepide e jam session non stop. Io e Flavia, da brave donne sì, ma del rock, abbiamo fatto shopping di tshirt, nonostante fossimo riuscite a tenere la serata a bassissimo impatto economico, che noi senza le magliettine dei gruppi non ci sappiamo stare! (siamo COSI’ indie!) a concludere il tutto, c’era il divano letto di Flavia e Stè che non vedeva l’ora di accogliermi e il giorno dopo ero fresca e riposata alla stazione di Senigallia, uscita incolume dal delirio dell’esordio del Summer Jamborè.
Come premio, sono riuscita a fare una foto (brutta) alla fotografa! EVVIVA!

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