Zen dell’anima mia

Ciao, sono Cioppy e sono dipendente dai concerti.
CIAO CIOPPY.

Già, proprio così, non è altrimenti spiegabile se non come una malattia, una dipendenza. Io ne ho bisogno, io mi ci trovo come un topo nel formaggio lì sotto il palco. Devo averne un po’ ogni tanto, altimenti sto male, ecco.

Mercoledì scorso c’era Maria Antonietta a Pesaro. Il 5 gennaio era Nada (AMO Nada!) a Bologna. Il 30 dicembre ero a Palermo e c’erano i Bud Spencer Blues Explosion.

Questo weekend sono andata a “sud”. Venerdì a Senigallia, per il consueto, intramontabile Circo Zen. Ad aprirli i Fast Animals and Slow Kids che, nonostante le apparenze (sul serio, me l’hanno chiesto), non sono due gruppi spalla ma un solo, freschissimo, surreale gruppo perugino appena emerso dai meandri appenninici e decisamente da approfondire. (per la cronaca, il cantante avrebbe approfondito la mia amica, ma lei ha ben altro a cui pensare per ora.) Oggi è uscito il loro primo videoclip.

Gli Zen sono sempre gli Zen. Nel senso che anche se suonassero gli ukulele in gonnellino di paglia saprebbero provocare ed io finirei comunque per amarli. Per fortuna ancora suonano corde e pelli con quella certa cattiveria punk che li caratterizza. C’è da dire che dopo 3 SOLD OUT di fila, con la gente che bussa fuori per poter entrare, arrivare all’unica data nelle Marche e trovare il club mezzo vuoto, un po’ li sgonfia, inevitabile.

D’altra parte ne avevo già parlato con Ufo:
nelle Marche non venite mai…
bè, è peggio il Molise: in 10 anni c’ho suonato una volta.

sì. ok. il Molise.

Diciamo che quando si può starsene dietro le quinte a vederli mentre cercano di buttarsi nei cestini a vicenda, la serata non è andata persa. Soprattutto se nel mezzo si è mangiato mandarini con Ufo discutendo di Religione sì/Religione no. Mi piace ascoltare i punti di vista di quel soggetto lì, ne sa troppe per non essere interessante!

Sabato mi sono fatta un regalo. Ogni volta che mi metto alla prova in effetti mi faccio un regalo. E andare ad un concerto da sola è una fottutissima prova. Specie se il concerto è in un bar e non in uno stadio. Almeno una volta all’anno lo devo fare e quest’anno ne valeva la pena: i Dadamatto, eccezionalemnte soft, in un baretto di Fano. Meravigliosi! Ascoltateli, amateli! Anima e Core mi aveva fatto impazzire, in effetti. Ma poi scoprire che sono di Senigallia e che quindi li rivedrò senz’altro…

Che bello questo WeekEnd sudista! Mi ha lasciato addosso una voglia irrefrenabile di altra musica, di altri marchigiani strabravi, di altre risate… eh, sì, di altri Zen ma quelli non si può…

Intanto mercoledì a Pesaro ci saranno i CAFFIERO, che rispondono a molti dei requisiti qui sopra: sono di Fano, sono completamente pazzi, sono divertentissimi, ci vogliamo tanto bene e anche loro oggi hanno rilasciato un nuovo video che è fuori dal mondo.

Poi sabato si vedrà finalmente Dente anche se temo sarà più un’occasione per una serata tra ragazze, che non so perchè, ma non sono ottimista su un concerto del piacentino…

E poi, niente, qui si continua a riempire l’agenda… non ci ferma MAI!

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