Meccanica molto GLAMOUR

Poi succede che arriva il Natale tutto in una volta, che tu le lucine per le strade le ignori fino a che non entra in funzione la Macchina del Natale dentro casa. Appena ogni singolo pomello è stato addobbato e ogni ramo scintilla a dovere ti rendi conto che devi comperare dei regali!

Così emerge salvifico lo sconto da Carta Black di SEPHORA a farti venire le idee migliori. Prendi la macchinina nuova di mamma, la porti fino a Riccione a fare un bel giretto. Ti vesti anche a modino, ben truccata, con il mezzo tacco da tribunale e la giacchetta sopra il jeans. Una Figueira da shopping!

Arrivi alla filiale della Mecca più vicina. Sorridi e inizi a gironzolare serafica. Arrivi in cassa e indichi quale parte degli acquisti vada impacchettata, che, neanche a dirlo, qualcosina per te te la sei presa. La commessa ha un che di rock, una testa rossa scomposta e un trucco colato che fa tanta simpatia. Così azzardi a chiederle se per caso le è rimasto un BlueDenim di Dior. Mi guarda perplessa. Non sa di cosa stia parlando, la cagna!

Se non conosci le edizioni limitate degli smalti di Dior vai a vendere i cocomeri dai camion.

Credo che dallo sguardo s’intuisca il mio pensiero. Alla fine esco vittoriosa, con tutto, smalto incluso. Torno alla macchina e riparto soddisfatta. Tempo 5 km e questa mi telefona. Sì. Risale al mio cellullare dai dati della card e mi chiama dicendomi più o meno questo: “Sono Daniela e volevo avvisarti che è rimasto in cassa un paio di ciglia finte che hai pagato. Vieni a riprendertele.

Io ho una gran stima di SEPHORA, sul serio, ma non ho mai saputo dell’esistenza di ciglia finte con le gambe, in grado di andarsene dal sacchetto delle clienti. Insomma, se esistessero le comprerei, visto mai che vadano sugli occhi da sole! Quindi, forse, Daniela avrebbe dovuto dire: “non ti ho messo nella busta una cosa che tu hai pagato, perchè non so fare il mio lavoro” ma tant’è, torno indietro, ritrovo parcheggio e ritorno da lei. Per tutta risposta ottengo un “BRAVA GIOIA” quando me le porge. Delle scuse neanche l’ombra.

Io non faccio scenate, non lo trovo elegante. Perciò me ne vado inferocita e scopro che sono bloccata nel parcheggio perchè nel frattempo la gente che deve fare i regali è aumentata a dismisura. Avrei anche fretta, per dirla tutta… Perciò esagero, sgaso e becco qualcosa che penso sia un cordolo. E quindi, donne memorizzate questo verbo come effetto del cordolo, BUCO una gomma. Tempo 200 metri e non si può più pensare di guidare. Accosto e lo spettacolo è raccapricciante: il pneumatico (= la ciambella di gomma nera) è spiaccicato sotto il cerchione (= quella cosa di metallo dentro il buco della gomma, sì?) e praticamente stavo guidando sull’acciaio!

Ok, niente panico, posso farcela.

Una volta l’ho visto fare. La macchina è nuova, da qualche parte deve avere un Manuale di Istruzioni.

Posso farcela.

I tacchi sono comodissimi e la giacca è di felpa.

POSSO FARCELA.

Ho la manicure appena fatta.

DIO perchè mi fai questo!?

Perchè si sappia CE L’HO FATTA, in appena un’ora e venti, sticchiando una sola unghia. Il giorno dopo ho usato il form sul sito di SEPHORA per inviare una lettera di reclamo per Daniela. Buon Natale, GIOIA!

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