“…da due lire”

come quando si sturano le orecchie. all’improvviso, uno starnuto, uno spavento o semplicemente nulla. con un solletico leggero senti quel manto di nebbia acquosa che scivola giù sui lobi e ti restiusce il tuo posto nel mondo dei rumori.

come quando ci si sente soli e poi si scopre un mondo in una canzone.

perciò a quanto pare non sono sola. e non sono incompresa. né insensata. o imprevedibile, nelle mie seriali ricadute e nei miei bisogni inconsapevoli.

ah. e a quanto pare non passerà mai.

[del perchè mi piace la musica e scoprirla quando è il suo momento. il nostro momento.]

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