felice da fare schifo

felice da fare schifo lodo

03 Ottobre 2018, h. 10.35

Vasco Brondi annuncia la fine de Le Luci della Centrale Elettrica. Dopo 10 anni, il progetto ha esaurito il suo scopo e lui è pronto a fare altro, magari senza nascondere se stesso dietro un nome altisonante e plurale, chissà. Io alle Luci sono legata come ad un parente e ogni volta che incrocio Vasco mi rendo conto di non essere altrettanto legata a lui. A lui non sono affatto legata. Le Luci sono una di quelle poche cose che sento di ammirare come fan, in maniera pura e venerante, senza necessità di andare a vedere la persona che c’è sotto. Anche se è evidente, quella persona ha la mia età e ha fatto un percorso che è simile al mio, come molti trentenni smarriti che ora sono trentacinquenni rassegnati e rasserenati. Cioè, veramente non lo so se Vasco abbia fatto il mio stesso percorso, ma le sue canzoni hanno raccontato qualcosa di molto vicino a me per tutti questi 8 anni in cui la sua musica mi è stata accanto. Otto, sì, non dieci, non per me.  Continua a leggere

I nostri occhi di kriptonite (guarda come siamo friabili…)

Che questa volta non potessi trovare scuse lo sapevo benissimo da me. Già quando comperavo i biglietti on line, l’ho fatto senza alcun esodo preventivo tra facebook e myspace: chi c’é c’è, io sono a Ferrara.

Si, insomma, la questione era tra me e Vasco, che dopo La Tempesta avevo ancora di più il bisogno fisico di vedermi un concerto dal capo alla coda, con annesso acquisto di cd e dialoghi monotematici per le ore a seguire.

Sette mesi dopo l’abbandono di due posti al Teatro Parenti, non ho imparato la lezione: acquisto ancora biglietti in coppia e poi mi preoccupo di trovare qualcuno con cui andare. Anche con qualcuno non necessariamente appassionato ma semplicemente paziente il minimo da farsi trascinare fino al Teatro Comunale di Ferrara e a subirne tutte le conseguenze.

L’aspetto preoccupante della faccenda é che, di solito, chi non lo ama lo detesta. Il “mi fa cagare” è l’alternativa più diffusa al mio usuale “lo adoro!“.

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