amore e odio troppo spesso convivono. io non li ho mai veramente odiati. mi infastidivano e continuano a farlo tutte quelle volte in cui fanno del circo e tradiscono quello che è il loro autentico animo di poeti rock e marcatamente bohemien. ogni volta che si piegano a scelte grossolane e a performance grottesche, perdendo di vista la qualità. ogni volta che K salta una strofa de I Signori della Corte. sostanzialmente non penso possa essere diversamente per chi li ha conosciuti quando suonavano in bettole fumose ad ingaggi un decimo più bassi, per platee risicate e distratte ma sempre, inesorabilmente rapite dalla poetica alchimia che sapevano creare.
non ho smesso di amarli quando suonano e cantano così: con reverenza per il tempio in cui si esibiscono, con rispetto per la platea e smisurata professionalità.
sanno ancora farmi tremare di brividi fin dentro le ossa, con gli occhi che brillano e il cuore che batte. per qualcosa di nuovo. finalmente.