spiaggia, bar, primo pomeriggio. birre, troppe. 3 uomini e una donna, 4 paia di lenti scure. sigerette.
“là c’è un tavolo di fighe. una è proprio proprio gnocca. chissà se ce n’è? sì, ma… son tutte tirate, anche il pareo è strategico… niente, son fighette, non val la pena! che con ste fighe di plastica qui non ce la si può fare. ti tocca sorbirti tutte le menate di sto mondo, 3 caffè, poi l’aperitivo e le cene, i doscorsi esistenziali più inutili che non te ne può fregar di meno!!! alla fine ci vogliono 3 settimane per vederla! e poi? arrivi al dunque e ste qui son passive, si FANNO scopare. eccheppalle! ci provi più per la sfida personale che non per il risultato. non è come in Danimarca, che la pratica la apri e la chiudi in una serata! lì ad un certo punto della notte, chi c’è c’è, che puoi essere Brad Pitt o Lino Banfi, è l’ora giusta, cambia poco! però, la trattiva è più semplice: due shortini, si pongono le condizioni, lei senza condom non fa niente, io voglio venire in bocca, taxy ed è fatta! è un’altra cosa! anche se ho capito che la mia futura moglie non potrà mai essere danese, che è un peccato, che il mix di razze sarebbe riuscito…”