prospettive

gli ultimi anni hanno portato un bel numero di novità. sono cambiata a poco a poco, passando dalla copia in carta carbone de “la mia ragazza mena” al più banale esempio di donna in pseudo carriera, emancipata ma con il sogno della famiglia e del marito ideale. la tipica femmina post moderna che sa rompere le palle dalla mattina appena aperti gli occhi alla sera quando spegne la luce. una gran rompi, ecco.

in realtà sono umana e spesso me ne vergogno. tendo a voler sembrare bionica. è lì il problema. aspettative, programmazione, controllo, ritmi serrati,… scandisco la mia vita in modo tale da non poter uscire MAI dai binari. mantengo il controllo degli obiettivi, perchè sostanzialmente mi conosco e so che sono capace di prendere tangenti improponibili.

una cosa non è cambiata, l’unica autentica deriva che mi sono sempre concessa con troppa indulgenza: la mia propensione per il cibo. più che di dolci sono sempre stata golosa di formaggi (lo Stracchino, il cibo degli Dei), pizze, panini, piadine… e in maniera del tutto irresponsabile.

soprattutto nei momenti di difficoltà la mia dieta evaporava nei fuori pasto. capacissima di bermi tè verde amaro e gallette di riso a colazione, petto di pollo ed insalata per pranzo e a metà pomeriggio seccare una confezione di prosciutto cotto con pane e maionese. (!!!)

i momenti critici erano quelli di tensione (durante i mesi della tesi ho consumato il tappeto del corridoio che separa la scrivania dal frigorifero) oppure di tristezza. la tipica reazione alla Bridget Jones, solo che, anzichè il vasetto di gelato, fagocito crackers e fontina.

ho sempre guardato con invidia quelle che di fronte alle disgrazie affettive si riducevano a sofferenti mucchietti di ossa ed borse sotto gli occhi. “quanto sarei snella se mi si chiudesse lo stomaco per i mali d’amore!” pensavo…

poi, magicamente, un segno di svolta. no, non così tanto svolta da vedersi estinguere i patemi del cuore, non esageriamo! bensì il famigerato nodo allo stomaco mi è vnuto anche a me!!!

un anno fa, rompere con il mio ToyBoy, nonostante la breve storia fosse pelesemente finita, mi costò molte più lacrime del previsto e –EUREKA!– ben 3 giorni di quasi digiuno e la perdita di quasi due chili.

convinta che si trattasse di nient’altro che di una fortuita coincidenza, avevo archiviato la vicenda alla voce benedizioni una tantum.

ma poi oggi il miracolo. si sarà intuito che io sia stata mollata di nuovo. bè la cosa eccezionale tutto è che questo maledetto insoddisfatto, impotente emotivo, autolesionista di cui io sono (vorrei dire ero, ma temo sia prematuro) profondamente invaghita mi aveva già mollata ormai 3 mesi fa, senza un vero motivo e con la formula “keep in touch“. di lì aveva scelto di litigare con me a giorni alterni e di essere semplicemente adorabile il resto del tempo. per cui si alternavano sfuriate rivelatrici in cui risultavo essere sempre stata una “supponente presuntuosa che lo faceva vergognare” (cit.) a momenti di tenera confidenza in cui io ero consulente di shopping, amica dei concerti, compagna di cinema e di ristorante cinese. di sesso non se n’è più parlato, per intenderci.

tutto questo per dire che il cuore questo mollusco me lo ha spezzato a poco a poco, esasperandomi, riducendo la mia conversazione ad un costante e monotono resoconto delle sue follie. dopo avermi accuratamente sfibrata, rendendosi conto che il mio livello di sopportazione era giunto al limite, ha accettato di accompagnarmi assieme ad altri amici al fighissimo concerto dei Massive Attack a Milano, occasione in cui si è rivelato essere un bisbetico isterico ed io non  essere da meno, sotto la lente della sua inquietante presenza.

ieri, dopo due settimane di silenzio, ho preteso di sapere cosa ci fosse di così grave da provocare tale inedito assenteismo. per tutta risposta ho ottenuto dettagliato resoconto della mia inadeguatezza milanese con conclusiva definitiva rottura di qualunque rapporto al grido di “sei molto bella, simpatica ma non voglio che tu creda possibile qualcosa che non lo è“. (ho già contattato il chirurgo plastico per la ricostruzione del naso, dopo la sportellata)

ebbene, questa mattina totale inappetenza, senso di nausea, voglia di piangere e depressione cronica.

esaltata da questo riproporsi della fortuna una tantum ho fatto questa riflessione che secondo me altro non è se non una previsione degna dei Maya (altrochè 2012!):

se per il ToyBoy ho perso 2 kili e ho conosciuto Nevrotique, per Nevrotique, che è stato così intenso e doloroso, potrebbe darsi che ne perda davvero di più. il chè potrebbe essere un bene visto e considerato che gli uomini NON smetteranno di trattarmi di merda, io diventerei di volta in volta più bella e potrei farmi trattare di merda da uomini sempre più appetibili.

in pratica salirei nella scala sociale a colpi di fregature! sta a vedere che alla fine mi divento Ministra…

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