questa cosa qui

FBYC acusticolì dentro ero una delle poche a sapere a cosa stavamo andando incontro. questo non toglie che la sberla a mano aperta e in piena faccia abbia preso anche me. forse soprattutto me. a pensarli in acustico, i FBYC, si fa un po’ fatica. perché il rischio è che, tolto il macello, le spallate, il muro di suono tra il paranoico e il cruento, finisce che rimangono solo il disagio, le sfighe, i magoni a non finire e che non ci sia tutta quella roba là di incazzo, di “io ve lo tiro addosso e voi me lo ritirate” che fa sì che nessuno ai loro concerti si senta davvero sfigato.

ci si sente legittimati a sventrarsi di dolore. solo in una maniera molto maschia e pelosa. Continua a leggere