Che lo finirei, se avessi la forza di ricordare
“Si aggirava a piedi nudi per la casa vuota, come ogni domenica mattina. Si sentiva così adulta la domenica mattina. Un’illusione d’indipendenza che alla fine l’aveva assuefatta ben oltre il prevedibile.
A piedi nudi fino in cucina, che a voler essere proprio onesti la mattina se ne stava andando senza disturbare, scivolando nel pomeriggio grigiastro di gennaio.
Troppo breve il pomeriggio, in inverno, con quella luce bigia che sfuma già nella notte e non lascia alcuna possibilità ai deboli entusiasmi sopravvissuti alla serata. Continua a leggere
