Venerdì
7:00
Parte la prima sveglia, una sorta di sirena di fabbrica lanciata a volumi stratosferici. Ci vogliono almeno 5 minuti perché venga fermata ed è comunque uno stop temporaneo.
7:15
Suona la mia, di sveglia. L’intro di “Foundation” di Kate Nash, un paio di note di piano tenute lunghe prima che arrivi la voce nasale dell’inglesina. La spengo in poco tempo, difficilmente arrivo a sentirne la voce. Continua a leggere
Dignità
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