Swap Party: fatte non fummo per viver di solo rossetto

Dai, siamo sincere, chi di noi ha davvero la forza di ripulire il fondo dell’armadio e liberarlo da quella paccottiglia che in anni di militanza più o meno glamour abbiamo accumulato?

Chi è davvero capace di buttare via il risultato di acquisti online sbagliati, regali inopportuni di fidanzati debitamente licenziati o semplicemente di febbri improvvise che ci hanno fatto comperare quella cosa lì anche se non è che ci stesse benissimo ma tanto sono a dieta

Bè, signore, avete tutta la mia comprensione, che a buttare si fa sempre in tempo e poi, come insegnava mia nonna “può sempre tornare, visto mai…

Quel che nonna non mi aveva mai spiegato è che se non torna per me non è detto che non torni per qualcun altro. C’è crisi, si sa, le tasche possono sempre meno e il lipstick effect è imperate. Ma, dato che fatte non fummo per vivere di solo rossetto, urgono soluzioni alternative per curare i momentacci e coltivare i look nonostante la crisi. Che poi, si sa, le novità nell’armadio scacciano il malumore e danno spazio all’ottimismo, che  implementa l’entusiasmo, che innesca nuove idee, che salvano dalla crisi. In pratica il rinnovo degli armadi andrebbe sovvenzionato dall’Unione Europea!

L’idea delle idee l’hanno avuta due belle pesaresi che si sono inventate lo SWAP. “To swap” significa “scambiare” e lo swap di Dalila e Jessica altro non è che un salotto di baratto per sole ragazze. Giunto alla sua quinta edizione, lo Swap ora vanta sempre più partecipanti e un gran numero di sponsor.

Me lo sono gustato domenica scorsa, divertendomi tantissimo a farmi pettinare i capelli e farmi mettere lo smalto semipermanente spendendo ZERO EURI. Mi sono portata a casa campioncini e sconti golosissimi per tutta una serie di servizi SPA Ultra Sgamati e alla fine ho anche swappato.

Una indegna cuffietta di Fendi, risalente ai tempi in cui avevo i capelli di Raperonzolo, mi è valsa uno squisito abitino-guaina di Lui Jo con una stampa urban-animalier che fa tanto Pantera in Carriera! La cosa migliore di tutte è che quello che era indegnao per me ora è orgogliosamente indossato da una bionda capellona stanca dell’abitino. Siamo tutte più felici e c’è dell’entusiasmo in più per combattere questi tempi grigi!

Sarebbe stato perfetto se, oltre a scambiarci i vestiti, ci fossimo anche scambiate i numeri o semplicemente una stretta di mano. La cosa avrebbe avuto un sapore più autentico di solidarietà femminile e di gigantesca casa delle Barbie. Chissà, magari al prossimo Swap facciamo anche il gioco delle presentazioni.

4 pensieri su “Swap Party: fatte non fummo per viver di solo rossetto

  1. E’ molto interessante il fenomeno swap party anche io sto cominciando a frequentarlo, ho partecipato ad un solo evento di questo genere. Addirittura ho scoperto che esiste una applicazione per barattare (credo si chiami iBarter) ho cominciato ad usarla ed adesso sto barattando comodamente dal mio divano!;)

      • in realtà l’applicazione di cui parla Claudia ora si chiama Swap Island, è molto interessante perchè la puoi usare comodamente dal tuo iphone o ipad gratuitamente e se trovi qualcosa di interessante da scambiare, puoi anche conoscere altre persone utilizzando le isole di scambio, è simpatico immaginare di ‘barattare’ oggetti e ‘scambiare’ amicizie!

  2. è da un pò che stò seguendo il canale del riuso e mi ha catturato da subito l’idea del baratto, io ho utlizzato una app appena uscita per iphone si chiama ibarter…..è anche gratuita 🙂 e ho scambiato già dei regali mai utilizzati……..lo scambio è andato a buon fine e in breve tempo…. ve la consiglio

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