non è come sembra, ti posso spiegare…

ti svegli e come sempre voresti avere altre 2-3 ore di sonno. ti rassetti, ingolli caffè e yogurt ed esci impugnando la ricetta medica. tenti la combo: riuscire ad andare in farmacia e non fare tardi al lavoro.

piccola, tenera ingenua che sei! lo sai che le sole persone che vanno in farmcia prima delle 9 sono i pensionati. e sappiamo bene che i pensionati hanno tutto tranne che fretta!

lo sa bene anche il farmacista sexy che da più o meno 5 anni è il tuo pusher di prodotti omeopatici. se ne sta rintanato nel retrobottega mentre i due vecchini vengono serviti dalle rosee signore da bene che ha per colleghe.

sconsolata le guardo armeggiare tra scaffali, ripiani, cassetti kilometrici e scatoloni appena consegnati, consapevole ormai di aver fallito la sfida. poi lo vedo comparire: il cappuccio della felpa che esce dal camice, l’occhio semichiuso, la faccia da schiaffi. sorrido placida. “ciao” mi dice mentre gli porgo la ricetta, finemente battuta a macchina dalla meticolosa assistente del mio medico un po’ guru un po’ amico. secondo me mi vuole un po’ bene perchè gli risparmio la fatica di decifrare la grafia di un dottore di paese.

la scruta e scompare, mi indica scatole e formati di flaconi dal dietro le quinte. riemege con una scatoletta piccina picciò di pomatina. lo guardo sconsolata e gli dico: “mmm… dammene 3 che me ne serve tanta…

segue interessante conversazione sulla pomata alla calendula prescrittami dal quel farabutto del guru da massagiare su tutto il corpo per 3mesi. lui, delicato e professionale, che mi chiede se sono allergica a farmaci particolari per cui dovrei usare la calendula. che normalmente la gente usa il cortisone, capito?!

no, solo quel fenomeno dice che mi devo massaggiare dalla testa ai piedi di questa cremina TUTTI i giorni per i prossimi 3 mesi neanche avessi tutti i funghi e le dermatiti del mondo!” vorrei rispondergli. solo che poi dovrei spiegargli il perchè. dovrei dettagliatamente rivelargli che la procedura ha lo scopo di liberare la mia persona dalla gabbia del giudizio in cui si sente costretta da tutta la vita. dovrei dirgli che invio e-mail minatorie a ragazze antipatiche ma innocenti. dovrei spiegargli che mi innamoro di sfigati sputa-sentenze. dovrei anche dirgli che mi permetto di dare dello sfigato a chiunque.

ho la vaga impressione che non sia così sexy, ecco. “è una prescrizione…” rispondo vaga alimentando in lui la convinzione che il mio intero corpo sia costellato di sfogi, dermatiti e pustole.

allora te la faccio in laboratorio, no? facciamo 200ml???” sì, ma anche un camion cisterna se vuoi… tanto ormai me lo son giocata, cavolo! se almeno avessi il mascara… Stupida! Stupida donna frettolosa!

poi uno spiraglio di luce quando, sonnolento, passa la pistola ottica sul bancomat anzichè sulla tessera sanitaria. ridacchia e mi guarda autoironico. “mmm… magari un caffè in più al mattino, eh?!” gli sorrido complice.

eh, anche qualcosa di più forte di un caffè, mi ci vorrebbe…” ammicca complice.

e lì scatta qualcosa. come un TAC! nel cervello. una domanda che inizia a ronzare e mi distrae dal tutto. digito il codice come un automa, quasi ignoro il suo saluto mentre mi strizza l’occhio e si getta su un altra vecchina impaziente, esco pensierosa ma sorridente. cosa può esserci di più forte di un caffè di primo mattino? non mi dò tregua, domandandomelo forsennatamente.

poi la risposta… non starà mica alludendo ad effusioni sexy?!

senti, basta capirci, perchè io sono d’accordo, eh! solo che te lo devo dire: ho studiato legge, santifico il sinallagma, perciò mio caro, DO UT DES!

Un pensiero su “non è come sembra, ti posso spiegare…

  1. Pingback: darsi un tono « galleggiante

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...